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Athena mentoring

Tra i progetti a favore dell’equità di genere nelle istituzioni scientifiche, i programmi di mentoring sono tra i più riconosciuti a livello internazionale come interventi di sostegno per lo sviluppo delle carriere femminili (Allen and Eby, 2007; Ragins and Kram, 2007; Dubois and Karcher, 2013, Wright, 2016). Nella sua versione tradizionale, il mentoring è definito come “una relazione tra un/a mentore, una persona con maggiore esperienza, e un/a mentee, più giovane e con minore esperienza, il cui fine è fornire un supporto allo sviluppo della carriera del/la più giovane” (Ragins e Kram, 2007).

La parola mentor è apparsa la prima volta nel vocabolario Oxford English Dictionary nel 1750, ma il termine e il concetto a cui il significante rimanda hanno radici ben più lontane. L’etimologia è da ricercarsi, infatti, nelle pagine dell’Odissea: Mentore è l’amico cui Ulisse affida il figlio Telemaco per istruirlo e supportarlo nella successione al trono. A rimarcare la rilevanza del ruolo, più volte nel poema omerico, Mentore è assistito dalla dea della saggezza Atena che ne assume le sembianze.

Nelle organizzazioni formative e professionali il mentoring offre un’opportunità di sviluppo per mentori e mentee (Lucey, O’Sullvican, Collins and O’Ceilleachair, 2018). In particolare il mentoring formale, ovvero realizzato nell’ambito di un programma istituzionalizzato come Athena è realizzato con l’assistenza dell’organizzazione e l’intervento dell’istituzione accademica, al fine di perseguire al meglio i suoi obiettivi.  Il progetto nasce dall’esperienza sviluppata dall’Osservatorio di genere sull’università e la ricerca dell’Ateneo Federiciano per l’equità di genere in Accademia il cui valore è stato recentemente riconosciuto dall’Istituto europeo per l’equaglianza di genere (EIGE) che lo ha indicato come una delle esperienze più significative nel contesto di ricerca italiano.

Gli obiettivi del programma 
Il programma Athena Mentoring si propone di attivare pratiche individuali, relazionali e organizzative volte a disinnescare i meccanismi di differenziazione per genere dei percorsi di carriera, messi in evidenza da ricerche condotte sul contesto accademico italiano (Picardi 2017; Picardi 2018; Murgia e Poggio, 2019). Suo obiettivo principale è la costruzione di una rete di donne nell’accademia e nella ricerca al fine di:

  1. attivare attività di mutuo supporto nelle istituzioni scientifiche e di ricerca,
  2. innescare dei percorsi di cambiamento individuali, culturali, e istituzionali per una maggiore parità di genere,
  3. aumentare la consapevolezza sulla rilevanza della dimensione di genere nella scienza.

Questi tre obiettivi sono intrinsecamente correlati. Da un lato, per costruire sistemi di supporto alla carriera delle donne è necessario intervenire sui processi di disuguaglianza nella ricerca e nell’accademia (non solo quelli che coinvolgono le donne), trasformando strutture e meccanismi organizzativi e istituzionali; d’altra parte, una maggiore equità non può realizzarsi senza la costruzione di un modello di cooperazione attuato da network che lavorano per il mutuo sostegno e che partecipano a processi di riflessione critica sulle questioni di genere nella scienza e nei percorsi accademici.

Athena Mentoring è un percorso di riflessività sulle carriere scientifiche in un’ottica di genere sia per mentori che per mentee, finalizzato a un duplice obiettivo: sostenere i percorsi scientifici di coloro che attualmente riscontrano maggiori e mirare a un processo di trasformazione delle istituzioni di ricerca per una maggiore equità di genere.

Metodi e tecniche del programma

Athena Mentoring integra differenti metodi per la costruzione di relazioni tra mentori e mentee.
• One to one mentoring (matching per attribuzione)
• Network mentoring (attivazione di peer circle di mentee e di mentori)
• One to many mentoring (matching per elezione)

Il programma di mentoring prevede incontri one to one tra mentori e mentee ogni due mesi.

Il mentoring one to one prescrive l’affiancamento di mentore e di mentee che occupano le seguenti
posizioni:
– mentore = docente di I o di II fascia
– mentee = RTDA al 1° o al 2° anno di contratto
In questo affiancamento il ruolo del/la mentore consiste principalmente nel supportare la/il ricercatrice/tore in un processo di crescita di consapevolezza sulla rilevanza delle strutture di genere nella scienza e nei percorsi scientifici, nella (ri)definizione di un percorso di crescita professionale e scientifica consapevole, ovvero nella (ri)definizione degli obiettivi di carriera del/la mentee e nell’elaborazione di strategie per raggiungerli. Questo ruolo implica una riflessione critica del proprio percorso di carriera in un’ottica di genere da parte del/la mentore, sviluppata sia nella relazione con la/il mentee, sia nelle relazioni instaurate nei peer circle mentoring.

Questi sono gruppi costituiti rispettivamente da mentee e da mentori, che, condividendo lo stesso stadio di carriera, sono incentivati attraverso incontri collettivi proposti dal programma a condividere esperienze finalizzate a individuare le barriere che le donne incontrano nel loro percorso di carriera nell’accademia e nella ricerca ed elaborare strategie concrete e attuabili da adottare per il superamento di questi ostacoli. Il programma prevede momenti di confronto tra pari distinti sia per fase della carriera che per genere, nonché momenti di confronto collettivo insieme.

Il programma Athena mentoring propone infine l’attivazione di un terzo livello di relazioni, il mentoring one to many, che può funzionare a complemento del matching attribuito dal programma istituzionale. Questa proposta nasce dall’esigenza di fornire alle/i mentee la possibilità di usufruire delle diverse risorse messe a disposizione dalla rete di mentori attivata.
Grazie all’ausilio del/la mentore loro affiancata/o (mentoring one to one) e dell’attivazione dei peer circle, le/i mentee saranno portate/i a identificare eventuali altre/i mentori. Sarà possibile quindi decidere di attivare più relazioni in questo network a seconda delle necessità riscontrate, degli obiettivi formativi e professionali stabiliti, e delle risorse (professionali, emotive, ecc.) che ritiene le/gli possano essere utili al raggiungimento del fine proposto.
Le attività saranno svolte attraverso tecniche consolidate nel corso dell’esperienza dei programmi di mentoring in Italia con l’ausilio di strumenti per favorire i processi di riflessività e autovalutazione, come il diario temporale delle attività, questionari, interviste e focus group.

Il matching
La combinazione della coppia mentore-mentee costituisce uno degli elementi cruciali nella determinazione del funzionamento dei programmi di mentoring. In questo modello di mentoring il matching è stabilito dal team istituzionale, con l’obiettivo di far corrispondere nella maniera più adeguata possibile le risorse che le/i mentori possono potenzialmente mettere in gioco nella relazione con le esigenze di ciascun giovane. Al fine di evitare la confusione con il tutoraggio e una sovrapposizione di ruolo con il tutor della ricerca del/della mentee, il matching proposto è di tipo transdisciplinare, in quanto implica l’affiancamento di mentore e mentee che non appartengono allo stesso ambito di ricerca, ma ad aree scientifiche contigue. Questo tipo di associazione pone le condizioni necessarie per favorire un dialogo quanto più possibile scevro da interferenze con legami e relazioni preesistenti, legate alla comune appartenenza a gruppi e ambienti di lavoro. La scelta di affiancare persone di ambiti disciplinari diversi, e soprattutto che non afferiscono allo stesso gruppo di ricerca o sezione, diminuisce il rischio di possibili forme di conflitti di interesse che potrebbero sorgere nella relazione di mentoring, e favorisce l’interpretazione del mentoring come una “stanza per sé”, ovvero uno spazio dedicato a un confronto professionale e, nello stesso tempo, confidenziale e “separato” dal vissuto quotidiano.

La formazione
Le persone che partecipano al programma potranno usufruire di strumenti metodologici disegnati dal gruppo organizzativo a supporto del programma e potranno partecipare a seminari e workshop volti ad elaborare strategie per riconoscere e aggirare le strutture di genere attive nelle istituzioni accademiche e di ricerca.

Il calendario del programma Athena mentoring (a.a. 2021-2022).

Per candidarsi come mentore o mentee compilare questo form.